Istituito nel 1779 e collocato inizialmente sul terrapieno del cinquecentesco Bastione d’Aragona,venne trasferito accanto alla Villa Giulia,l’anno successivo allo scoppio della Rivoluzione francese .Sui suoi dieci ettari di superficie sono impiantate specie arboree particolarissime e monumentali .Sul fronte di via Lincoln sorgono il Gymnasium,la biblioteca e gli erbari,costruiti su progetto di Léon Dufourny .
Iconografia del Gimnasyum risalente al 1920 circa
Poi ci sono gli edifici laterali del Calidario e del Tepidario,dell’architetto palermitano Venanzio Marvuglia .L’Orto Botanico è una delle più significative istituzioni accademiche siciliane e certamente quella che meglio coniuga realtà scientifica e territorio .Il giardino è tra i più ricchi d’Europa per ricchezza e abbondanza di esemplari con forte componente tropicale e subtropicale .Del nucleo originario dell’Orto,impiantato dal francescano Bernardino d’Ucria secondo il sistema di Linneo,faceva parte anche l’Aquarium che si trova in fondo al viale centrale,una grande vasca suddivisa con tre cerchi concentrici e poi a spicchi in modo da formare,in tutto 24 scomparti di diverse profondità .
Aquarium
Si diceva che l’Orto botanico è il più ricco d’Italia e tra i primi d’Europa perché al suo interno,oltre ad un’ eccellente collezione scientifica,composta da oltre 12.000 specie,si trovano una moltitudine di piante che per la loro monumentalità riescono a catturare l’attenzione di tutti .Si tratta di piante che,grazie al favorevole clima,hanno raggiunto dimensioni pari a quelle delle piante dei luoghi d’origine,come il gigantesco esemplare di Ficus magnolioides,forse l’albero più grande d’Italia .
Ficus magnolioides
La chioma dell’albero,dalle impressionanti dimensioni,riesce a proiettarsi su una superficie di circa 1200 metri quadrati .Tra le curiosità si segnala l’albero bottiglia(Chorisia speciosa) presente con numerosi esemplari che crescono lungo un bel viale .
L’albero bottiglia(Chorisia speciosa)
Questa pianta si è diffusa nel mediterraneo a scopo ornamentale,grazie proprio all’Orto botanico di Palermo .Nell’Aquarium prosperano diverse piante acquatiche tra le quali varie specie di ninfee e il caratteristico Fior di loto.Nelle vicinanze della vasca un intricato boschetto di bambù,uno specchio d’acqua con il papiro e un monumentale esemplare di sangue di drago(Dracaena draco) .
Bambù in fior
Rilevante la collezione di cicadacee,veri e propri fossili viventi provenienti dall’Australia.C’è poi la Cycas revoluta,oggi molto diffusa nelle ville e nei giardini della Sicilia,fu impiantata per la prima volta in Europa proprio nell’Orto botanico .
Serra Carolina
Nella Serra Carolina,dono della regina Maria Carolina di Borbone,detta anche giardino d’inverno perché vi vengono ricoverate alcune delle piante coltivate nei vasi durante i mesi più freddi,prosperano piante come il caffè(Coffea arabica),la sensitiva(mimosa spegazzinii),varie bouganvillee .Mi sembra più giusto,piuttosto che continuare a parlare delle moltissime varietà di piante,che potete scoprire voi con una vostra visita all’Orto,accennare all’organizzazione dell’Orto stesso e alle sue collezioni distribuite prevalentemente in piena aria secondo criteri sistematici,bioecologici e geografici .Al primo criterio si rifanno il “Sistema di Linneo”,corrispondente al nucleo originario dell’Orto,ed il “Sistema di Engler”,insediato all’estremità opposta in seguito ad aggiornamentistrutturali,realizzati ai primi degli anni ’30 conseguentemente all’ultimo ampliamento della fine del secolo scorso .Tra i due sistemi si interpongono ordinamenti bioecologici e geografici,tra cui il boschetto esotico,l’angolo delle succulente e la collinetta mediterranea,mentre la porzione più a monte ospita le collezioni sperimentali .Nella vasta superficie di questo rigoglioso giardino,intersecata da bellissimi viali,vegetano piante dalle straordinarie forme di fronte alle quali anche i comuni visitatori restano estasiati .All’Orto botanico di Palermo si deve l’introduzione in coltura e la diffusione del mandarino(Citrus deliciosa) e del nespolo del Giappone(Eryobotrya japonica),le prime esperienze del ripristino della coltura in Europa del cotone,l’introduzione del ramiè,dell’aleurite,della soja,oltre a varie piante di interesse decorativo fra cui alcune Cycas .
Cycas circinalis
La ricchezza e la qualità delle collezioni in piena aria,principalmente di provenienza subtropicale e tropicale e il ruolo scientifico e culturale svolto in Sicilia in oltre due secoli di storia,fanno di questo uno dei più prestigiosi Orti Botanici italiani ed europei .La costruzione del complesso architettonico dell’Orto,in stile neoclassico,fu terminata nel 1789;esso è costituito da un edificio centrale il Ginnasio,progettato dall’architetto francese Leòn du Fourny con la collaborazione di valenti architetti quali Pietro Trombetta,Domenico Marabitti e Venanzio Marvuglia,il quale disegnò i due edifici ai lati del Ginnasio,destinati inizialmente a Calidario e Tepidario .
Foto del Gimnasyum del 1920
Gli elementi decorativi sono dovuti a diversi artisti tra cui il pittore Giuseppe Velasquez che affrescò la volta della cupola e del tetrastilio .
Particolare del soffitto di Giuseppe Velasquez
Lo scultore Gaspare Firriolo che modellò le statue raffiguranti le quattro stagioni:lo stuccatore Domenico Danè,autore dei bassorilievi che abbelliscono i prospetti del Calidario e del Tepidario .Nel 1795 finiti i lavori di costruzione,si insedò un’attività ormai più che bicentenaria che ha consentito lo studio e la diffusione a Palermo,in Sicilia e perfino in Europa di innumerevoli specie vegetali .