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Tommaso Aiello

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Il ruolo del turismo culturale di Tommaso Aiello

2011-06-25 01:00

Tommaso Aiello

Il ruolo del turismo culturale di Tommaso Aiello

Il viaggio è sempre stato parte della vita dell’uomo,mentre il turismo come fenomeno, appartiene alla società moderna.Negli ultimi anni,con l’avvento

Il viaggio è sempre stato parte della vita dell’uomo,mentre il turismo come fenomeno, appartiene alla società moderna.Negli ultimi anni,con l’avvento della società post-industriale,il turismo è stato soggetto ad una sempre maggiore crescita in tutto il mondo ed è passato da fenomeno esclusivo di una èlite a fenomeno di massa,a seguito della conquista del tempo libero da parte di fasce sempre più ampie della popolazione.Oggi viviamo l’epoca del turismo globale,nella quale non ci sono nuovi luoghi da scoprire;le imprese del settore hanno ormai raggiunto tutti i paesi e il turismo è diventato di tutti e in tutti i luoghi.Non sono più le mete a fare la differenza ma le esperienze che si possono vivere,il rapporto che si viene a creare tra individuo e luogo.Bisogna allora credere nel valore assoluto dei Beni Culturali e Ambientali come una enorme ricchezza che la nostra Regione ha ed altri invece non hanno.

Piazza Armerina-Un espressivo mosaico da Villa Casale

Bisogna ricordare che la nostra Regione possiede il 9,4% di tutto il patrimonio culturale dell’intera Italia e addirittura il 30% dell’offerta nazionale dei siti archeologici.Questo significa che la grande storia della Sicilia è intimamente legata ai capolavori prodotti nel corso dei secoli che sono talmente variegati da potere affermare che ci sono molte Sicilie e questo ci permette di differenziare i vari itinerari turistici basati sui Beni Culturali e Ambientali.Questi valori della memoria storica,questi segni forti della nostra cultura ci danno uno scopo ad agire,ad operare in un certo modo.E’ fondamentale quello che si può fare dimostrando agli altri che le testimonianze monumentali sono l’uomo e che se l’uomo ha uno scopo opererà in un certo modo e non in un altro.Solo con queste premesse ci rendiamo conto che tutelare o restaurare o rivalutare una struttura o un monumento e poi utilizzarlo per la fruizione di tutti,ha una valenza che travalica le apparenze superficiali per andare ben oltre.Si tratta di interventi che risanano la società e quindi l’uomo.Allora,se abbiamo recepito l’autentico valore dei BB.CC,questi cominciano a rappresentare un enorme serbatoio di valenze che possono dare a tutti scopi per operare.Ma a che cosa è servito questo sforzo e soprattutto a cosa servirà,se non riusciamo a dare uno sbocco positivo,proporzionato all’incommensurabile presenza dei BB.CC nella nostra Sicilia?Bisogna allora pensare come utilizzare queste conquiste del pensiero.

Siracusa-Uno dei più suggestivi teatri del mondo

Una risposta adeguata,che è poi quella che tutti,a qualsiasi livello,danno da diversi anni,è quella di utilizzare questi beni nel contesto di uno sviluppo armonico del territorio e conseguentemente finalizzati al potenziamento dell’industria del turismo in Sicilia.Come prima cosa sarebbe auspicabile che un organismo regionale avesse poteri decisionali e fosse capace di coordinare le esigenze di almeno tre settori:Beni Culturali e Ambientali,Turismo,Infrastrutture,trasporti e vie di comunicazione.Non riuscendo a convogliare sulla stessa direttrice le progettualità,che devono essere sinergiche,di questi Assessorati,non riusciremo mai a creare le infrastrutture necessarie e finalizzate alla valorizzazione  dei BB.CC. e Ambientali e all’incremento di flussi turistici che sicuramente potrebbero rappresentare una ragguardevole parte di uno sviluppo sicuro e a misura d’uomo della nostra Sicilia.Noi abbiamo,come già ricordato,il 9,4% dell’intero patrimonio culturale nazionale e addirittura il 30% dell’offerta nazionale dei siti archeologici.Partendo da questi dati dobbiamo concentrare l’attenzione su una risorsa incommensurabile della nostra Regione:questo suo immenso patrimonio culturale e il legame di quest’ultimo con il comparto turistico.E allora concordiamo con chi ritiene che sia il patrimonio artistico il fattore che qualifica una città o un territorio rispetto ad altri posti.

Agrigento-Tempio della Concordia

                                                                                                                                                                                                                  E in particolare,come patrimonio artistico intendiamo non solo il patrimonio materiale,rappresentato dall’insieme delle opere d’arte e dei monumenti,ma anche il patrimonio culturale ed ambientale,presente nel territorio urbano,che oltre a rappresentare una risorsa per la comunità locale costituisce un importante fattore di aggregazione.Tutte le analisi concordano nel ritenere che il turismo culturale sia il fattore su cui puntare per vincere la sfida della competitività internazionale.Purtroppo noi,di fronte ad una domanda sempre più segmentata,ci siamo dimostrati poco flessibili.Occorre delineare con urgenza proposte di turismo culturale ritagliate ad hoc sui diversi profili di turisti.Seguendo quelle che sono le direttive del “Programma Mediterraneo” Unesco,bisogna che avvenga il connubio,la simbiosi tra”Cultura e Ambiente” e perché questo avvenga bisogna:                                                                                                      a)contribuire al progresso dei paesi e delle genti della nostra terra.

b)patrocinare una cooperazione interterritoriale tra il settore pubblico e quello privato in tutta la Sicilia.

c)promuovere la nostra isola come area eco-culturale per potenziarne la dimensione globale.

L’immagine della Sicilia è fortemente legata al concetto di cultura intesa non solo come patrimonio artistico-culturale-paesaggistico,ma anche gastronomico,artigianale,folkloristico ed antropologico.

Purtroppo  c’è in Sicilia una certa criticità del turismo culturale dovuto a:

a)rapporto qualità prezzo non competitivo.

b)mancanza di standard omogenei.

c)comunicazione inefficace e talvolta inesistente.

d)difficoltà di accesso e raggiungibilità dei centri culturali.

e)barriere linguistiche(soprattutto per l’oriente e l’estremo oriente.

Acireale-Un carro di carnevale

Seguendo le proiezioni 2000-2020 sulle tendenze turistiche generali,vediamo che i segmenti con crescita più significativa sono:

Turismo balneare,Turismo sportivo,Turismo di avventura,Turismo culturale,Turismo ambientale,Turismo rurale,Crociere,Parchi tematici,Convegni e congressi,Turismo benessere.

Ne consegue attraverso questa analisi che le cose che debbono subito essere affrontate restano sempre:

a)valorizzazione delle specificità culturali locali attraverso l’identificazione di un’idea vocazione insita nel territorio.

b)formazione del sistema ospitale locale.

c)motivazione della comunità locale per una convivenza costruttiva con i flussi turistici.

d)colmare le lacune palesate lungo tutto il discorso,attraverso la creazione di un modello innovativo che tenga veramente conto del potenziale socio/economico della destinazione Sicilia e dell’internalizzazione come motore concettuale dell’evoluzione turistica e sociale nei prossimi anni.Non dobbiamo dimenticare che in tutto il mondo l’Italia e in particolar modo la Sicilia sono percepite come una meta esclusiva per quanto riguarda il turismo culturale.

Però da tutti i mercati emerge che la competitività della destinazione Sicilia risente,come abbiamo avuto modo già di esprimere,della carenza del rapporto qualità/prezzo,della quasi inesistenza di compagnie low-cost,della difficoltà di collegamento e di raggiungimento di centri minori o di centri tagliati fuori dalle grandi linee di percorso dei tour-operator,della mancanza di guide impostate con criteri moderni che prevedano anche l’enogastronomia,le feste patronali,gli avvenimenti culturali  di un certo spessore e soprattutto la disponibilità di queste in tutte le lingue parlate dai maggiori visitatori.Infatti per alcuni mercati come Giappone,Cina,Russia emerge la difficoltà di reperire materiale pubblicitario ed informativo su musei,mostre o centri minori nelle rispettive lingue.

Palermo-Cappella Palatina-Cristo Pantocratore

Mancano poi pacchetti di incentivazione per gruppi familiari e per anziani(che stanno diventando la parte più cospicua delle diverse popolazioni),la possibilità di poter fotografare(anche pagando dei ticket consistenti)ciò che uno ha visto e che poi a viaggio ultimato può rivedere e richiamare alla mente e al cuore e fargli dire di essere orgoglioso di avere potuto vedere quel determinato bene.Spesso l’immagine di alcune aree ricche di risorse culturali ed attrattive è scarsamente   conosciuta e pubblicizzata.Su tutti i mercati si richiede un incremento di risorse per la promozione dell’intero territorio e di singole aree che riguardi il patrimonio artistico e naturalistico.Forse sono queste le piccole grandi cose che non consentono un decollo definitivo della nostra Sicilia.Bisogna creare una grande mappa,che sarà sempre in itinere,per scoprire tesori vecchi e nuovi:

Calarossa-Terrasini,Torre Alba

a)i luoghi storici del gusto                                                                                                               b)i luoghi storici del mito e delle leggende                                                                                    c)i luoghi del racconto letterario                                                                                                    d)i luoghi del lavoro                                                                                                                          e)i luoghi degli eventi storici.

Indubbiamente si tratta di qualcosa di veramente nuovo e significativo e che dovrebbe finire in un navigatore satellitare.Una Sicilia nuova questa volta,non più caratterizzata da coppole e carretti ma da uno stile di vita giovane e moderno,legato sempre però ad una ricca offerta turistica dell’Isola,tra bellezze artistiche,paesaggistiche e ambientali.Chissà che non possa essere l’inizio di una svolta positiva.

 

Tommaso Aiello

Vice-Direttore della Rivista

Lions Sicilia

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